15/07/2024 PONTE NELLE ALPI – Quarto giorno consecutivo di chiusura della tratta ferroviaria Vittorio Veneto-Ponte nelle Alpi interrotta per la frana che venerdì si è abbattuta sulla 51 di Alemagna che in Fadalto corre parallela e sopraelevata rispetto ai binari. Disagi a catena per gli utenti. Sabato un’odissea per un centinaio di viaggiatori diretti nel Bellunese. || Se venerdì la comunicazione dell’interruzione della linea ferroviaria Vittorio Veneto – Ponte nelle Alpi è arrivata con due ore di ritardo, senza alcuna notizia di pullman sostitutivi, sabato per Trenitalia è stato il giorno dell’apoteosi dell’inadeguatezza del suo apparato organizzativo. La frana fra Santa Croce del Lago e Vittorio Veneto che venerdì scorso ha causato oltre alla chiusura della statale di Alemagna anche l’interruzione della linea, ha isolato la provincia di Belluno che risulta irraggiungibile per chi usa il treno per gli spostamenti. A farne le spese sabato sera dalle 19 sono state un centinaio di persone rimaste in balia del nulla al punto di fermata previsto che non è il piazzale esterno della stazione di Vittorio Veneto ma l’area davanti al bar Lux: “cosa discutibile, ma consolidata da anni” segnale il portale TreniBelluno.it.”Disinteresse, superficialità, mancata conoscenza dei luoghi, necessità di risparmiare? Non lo sapremo mai, ma i fatti sono chiari e documentati dai carabinieri di Vittorio Veneto e dalla Polfer” dice Monica Camuffo, già assessora al bilancio della giunta De Menech nel 2012, che partita alle 17.56 da Mestre è arrivata a casa a Ponte nelle Alpi oltre l’una e mezza di ieri notte. Di scuse ufficiali per il disservizio nemmeno l’ombra. Certo è che la Provincia di Belluno sabato è risultata una meta irraggiungibile per un centinaio di pendolari e turisti: una circostanza che non può essere ignorata ai piani alti se si coltiva ancora la speranza che il Bellunese continui ad essere abitato. – Intervistati MONICA CAMUFFO UTENTE TRENITALIA (AL TELEFONO) (Servizio di Tiziana Bolognani)
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