08/07/2024 BORGORICCO – Oggi in carcere a Trento l’interrogatorio di garanzia di Tari Ardair il 33enne albanese di Silea che venerdì scorso a Borgoricco ha sequestrato una 26enne sua connazionale e il bambino di lei || Per seguire i movimenti della donna che era diventata la sua ossessione e del marito di lei aveva installato dei gps nelle loro auto. Da tempo Tari Ardair, 33enne barbiere albanese di Silea, controllava la famiglia di connazionali che vivevano a Borgoricco fino al sequestro della 26enne e del suo bambino avvenuto il 5 luglio mentre la donna stava portando all’asilo il piccolo. L’uomo era uscito dal carcere lo scorso primo maggio dopo aver scontato una condanna di un anno e otto mesi proprio per atti persecutori e maltrattamenti nei confronti della vittima con cui in passato aveva avuto una relazione. Forse da quel giorno ha iniziato a pianificare la sua vendetta, una vendetta che se non fosse stata per la prontezza del marito di chiamare i carabinieri e dell’appuntato che ha subito chiamato al telefono la donna capendo l’emergenza avrebbe potuto avere un esito drammatico.I carabinieri stanno indagando per capire come si sia comportato Ardair dopo l’uscita dal carcere. Il 33enne venerdì mattina, nonostante avesse ancora un divieto di avvicinamento, era arivato a Borgoricco con fascette di plastica per legare, piedi porco, mazza da baseball e un coltello con il quale ha minacciato e sequestrato la 26enne e il figlio di 5 anni. L’intento dell’uomo era quello di commettere una strage. Ora Ardair è in carcere a Trento in queste ore si dovrebbe svolgere l’interrogatorio di garanzia. – Intervistati Col. MICHELE CUCUGLIELLI (Comandante Prov. Carabinieri di Padova) (Servizio di Valentina Visentin)
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