27/06/2024 NOVENTA PADOVANA – Nella sede della Lega, accanto al segretario regionale Alberto Stefani, i sindaci che hanno vinto al primo turno o ai ballottaggi nei comuni sopra i 15.000 abitanti veneti. «I buoni amministratori della Lega vincono, anche quando corrono da soli», spiega citando i casi di Monselice e Bassano del Grappa. || Se per Giorgia Bedin la vittoria al secondo turno a Monselice è stata un trionfo, pur con toni e modi da politico di lungo corso, non sorride di meno Nicola Finco, sindaco di Bassano del Grappa, che nel centro destra aveva lanciato il guanto di sfida alla sindaca uscente Elena Pavan e anche a Fratelli d’Italia pur alleato al secondo turno. Sono i casi forse più emblematici nei comuni sopra i 15.000 abitanti, con una Lega che, pur avendo perso centri come Selvazzano Dentro o Vittorio Veneto, ha più di qualche motivo di soddisfazione. E allora ecco il sorriso di Luigi Toffolo, centro destra unito, sindaco di Portogruaro dopo un anno e mezzo di commissariamento. Poi Marco Schiesaro, forte della riconferma nella rossa Cadoneghe. La sindaca Alessia Bevilacqua che alla Lega ha regalato un risultato senza precedenti ad Arzignano, Katia Uberti riconfermata a Paese, e Rovigo, dove con 728 Lorenzo Rizzato, 25 anni, è risultato il consigliere comunale più votato. La Lega del buon governo vince: chiaro il segnale a Fratelli d’Italia che non è riuscita ad esempio a sfondare a Valdobbiadene ricorda Stefani. Un traino dalla legge sull’autonomia? Certo, possibile. Ma non solo. La Lega in Veneto ha conquistato 22 nuovi comuni, 114 nuovi amministratori di cui il 37% under 35. In Veneto i sindaci sono 159. Numeri che il tavolo di centro destra non può ignorare neppure tra pochi giorni, quando sarà necessario pensare al vicepresidente del consiglio regionale che prenderà il posto di Nicola Finco. – Intervistati ALBERTO STEFANI (Segretario Regionale Lega), NICOLA FINCO (Sindaco di Bassano del Grappa) (Servizio di Chiara Gaiani)
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