25/06/2024 VALLE DI CADORE – Sono entrati nel vivo i lavori per la realizzazione delle tre varianti alla 51 di Alemagna. L’ultimo sopralluogo tecnico si è svolto alla chetichella venerdì scorso ed è stato svelato alla stampa soltanto oggi. || Sopralluogo tecnico per monitorare lo stato di avanzamento dei lavori per le varianti alla 51 di Alemagna: Tai, San Vito e Valle di Cadore. La sfilata di autorità è di venerdì scorso, alla chetichella, lontana dai taccuini dei giornalisti, dalle telecamere e dai fotografi, e solo questa mattina se ne è avuta notizia da una nota della Prefettura. Presenti il prefetto, il presidenti dell’Anas e della Provincia di Belluno, i sindaci di Sav Vito, Valle di Cadore e Pieve accompagnati dal responsabile di Anas Veneto con gli staff della direzione lavori. Un modus operandi lontano anni luce dalla trasparenza dovuta ai cittadini per tre cantieri da 250 milioni di euro complessivi. Sicchè ci si deve accontentare di una lunga velina che racconta come i lavori stiano procedendo e che le opere sono entrate nel vivo della loro realizzazione: nessuna criticità ambientale viene riferita per il tracciato di San Vito, contrariamente a quanto sostengono i cittadini che evidenziano situazioni di cedimento di terreni. A Valle di Cadore i lavori hanno subito rallentamenti per il ritrovamento di reperti archeologici reputati di grande interesse scientifico. A Tai, dove il progetto originario della variante è stato modificato in corso d’opera, sono state apportati miglioramenti all’intervento grazie all’ascolto delle istanze presentate dai cittadini.Procede tutto secondo protocollo anche il monitoraggio dei cantieri relativamente ai profili della prevenzione amministrativa antimafia. Gli accessi ai cantieri al momento non hanno rilevato condotte che possano destare allarme riguardo procedure di inquinamento del sistema degli appalti. (Servizio di Tiziana Bolognani)
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