11/06/2024 TREVISO – Era entrato in ospedale per filmare quella che definiva la “balla”del Covid. Un video fake che rischia di costare caro ad un 46enne, ora a processo. || Silenzio, non c’è anima viva, nessun via vai di medici o malati intubati, tutto è tranquillo. Così era iniziato il viaggio del finto reporter nell’ospedale di Treviso il 10 novembre 2020 nel pieno del covid, quando medici e infermieri lottavano per salvare delle vite. L’uomo un 46 enne residente a Treviso aveva deciso di realizzare con il cellulare un reportage per dimostrare che la pandemia era solo un’invenzione. . Ora la sua convinzione, smentita dalla realtà, lo ha trascinato in tribunale. A denunciare l’uomo che si è introdotto nell’ospedale facendo circolare sui social messaggi falsi, è stata L’Ulss. L’uomo era stato denunciato per diffamazione in quanto con quelle immagini avrebbe offeso la reputazione dell’Ulss 2. L’8 luglio, il 46enne difeso dall’avvocato Helga Lopresti comparirà davanti al giudice per rispondere oltre alla diffamazione, dei reati di violazioni di domicilio e interferenza illecita nella vita privata. Dopo la diffusione di quel video, era intervenuto anche il sindaco Mario Conte, che aveva parlato di fake news dannose e gravi. Il 46 enne risponderà di quello che ha fatto in un ‘aula di tribunale ma la replica più importante arriva da chi in quelle stanze di ospedale è stato costretto a passare giorni e giorni, da chi ha rischiato di perdere la vita e che oggi ai medici può dire solo grazie – Intervistati FRANCESCO BENAZZI (Dir. Gen. Ulss2 Marca Trevigiana) (Servizio di Daniela Sitzia)


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