04/06/2024 VENEZIA – 4 giugno 2014. Sono trascorsi dieci anni dallo scandalo del Mose che ha travolto il Veneto e Venezia. Oggi come allora l’ex governatore Galan si pone le stesse domande, || “Mi sono sentito travolto”. Cosi si sfogava Giancarlo Galan ai nostri microfoni dopo circa un mese dallo scoppio dello scandalo Mose. Era il 4 giugno 2014, quella mattina il veneto e la città di Venezia si svegliarono travolti da un uragano. Uno dei più grossi casi di corruzione politica emerso in Italia: 35 arresti, tra cui l’ex governatore veneto Galan, all’epoca ministro, l’ex assessore regionale Chisso e l’ex sindaco di Venezia Orsoni. E poi magistrati alle acque, imprenditori, funzionati pubblici e l’ex finanziere Spaziante. Sono trascorsi 10 anni e Galan, che nell’ottobre 2014, patteggiò due anni e dieci mesi di reclusione, con la confisca di 2,6 milioni di euro, si fa le stesse domande di allora: “perché sono stato l’unico a pagare?” Proprio come si chiedeva allora. – Intervistati GIANCARLO GALAN (EX PRESIDENTE REGIONE VENETO) (Servizio di Ilaria Marchiori)


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