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VILLORBA | «TI BRUCIO VIVA»: PROSTITUTA AGGREDITA, L’UOMO ARRESTATO AVEVA GIA’ COLPITO

03/06/2024 VILLORBA – Brutale aggressione ai danni di una giovane prostituta legata, avvolta in un lenzuolo e minacciata di morte. In manette un 44 enne di Como. L’uomo era uscito da poco dal carcere per un episodio analogo || Legata con un nastro, avvolta in un lenzuolo. In mano l’aggressore aveva un accendino che ha acceso: “ti brucio viva”. La vittima è una 24 enne prostituta albanese, che terrorizzata è riuscita a divincolarsi e fuggire tra i campi. «Ha raggiunto una strada, ha spiegato il ten. Col. Antonino De Luca Comandante della Compagnia Carabinieri di Treviso, e a chiedere aiuto.Stremata, scalza, con i vestiti strappati e sotto shock ha riportato alcune lesioni. Ma la ferita più difficile da guarire sarà il terrore che ha vissuto in quei drammatici momenti. Il grave episodio è accaduto in via Roma a Villorba. L’uomo 44 anni di Como, le si è avvicinato con l’auto con la scusa di volere una prestazione sessuale. L’ha fatta salire e si è diretto verso via Trieste in una zona appartata. Qui è scattata la trappola. Le ha legato le mani con il nastro isolante, poi l’ha letteralmente fasciata con un lenzuolo che le copriva il volto e metà del busto, le ha immobilizzato le braccia stringendole un laccio all’altezza della vita e le ha applicato del nastro adesivo all’altezza della bocca per impedirle di urlare e chiedere aiuto. Voleva i soldi, voleva rapinarla. Le ha portato via la borsa con circa 350 euro, il cellulare e i documenti personali. Immediate le indagini che hanno portato in due mesi a identificare e arrestare il 44enne. L’uomo recidivo, era uscito dal carcere a gennaio, dove aveva scontato 5 anni per un episodio analogo. Aveva aggredito una prostituta in zona Preganziol. Insomma un aggressore seriale: gravato da numerosi precedenti, come rapina aggravata, lesioni e violenza sessuale. Indagini complicate, perché la vittima aveva solo fornito l’indicazione della auto utilizzata, una punto rossa Poi gli accertamenti hanno portato a individuare l’auto dell’aggressore nei presso di un esercizio commerciale, accertando come la stessa fosse intestata alla madre dell’indagato. Il 44 aveva premeditato l’aggressione, in auto aveva tutto, nastro e lenzuolo. L’arresto è a Silea a – Intervistati Ten. Col. ANTONINO DE LUCA (Comandante Compagnia Carabinieri di Treviso) (Servizio di Daniela Sitzia)


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