31/05/2024 PADOVA – Attesa in queste ore l’autopsia sul corpo di Giada Zanola la 33enne uccisa martedì notte dal compagno. Per Andrea Favero oggi l’interrogatorio di garanzia in carcere a Padova || Davanti al pubblico ministero Giorgio Falcone e al giudice per le indagini prelimiari Laura Alcaro, Andrea Favero si è avvalso della facoltà di non rispondere. L’interrogatorio di garanzia è durato quasi due ore. Alla fine il fermo non è stato convalidato, ma il giudice ha emesso una misura di custudia cautelare in carcere. Andrea Favero resta dunque in cella con l’accusa di omicidio volontario della compagna Giada Zanola. Il suo avvocato chiede che venga tutelato il figlio della coppia che ha appena tre anni.Quel che è stato cristallizzato sono le parziali ammissione fatte da Favero durante il fermo di mercoledì notte. “Non ricordo se siamo saliti sul gradino della ringhiera che si affaccia sull’autostrada.”. Andrea Favero ha raccontato dell’ennesimo litigio con la compagna avvenuto martedì sera, poi che lei si è allontanata a piedi e lui l’ha raggiunta facendola salire in macchina. Il percorso verso il cavalcavia e poi il buio. Andrea Favero poi dice di avere un vuoto di memoria. Il 38enne alla mattina ha anche mandato un messaggio al numero di Giada chiedendole se era andata al lavoro e riproverandola di essere uscita senza salutare lui e il figlio. Un tentativo di sviare le indagini. Tanti gli interrogativi, Giada Zanola era ancora viva quando è stata gettata dal cavalcavia? A questo dovrà dare risposta l’autopsia attesa in queste ore. Verranno svolti anche esami tossicologici visto i timori palesati dalla 33enne che ad una amica via messaggio aveva scritto di temere per la propria vita e di venire avvelenata. All’amica Giada aveva anche spedito foto con ecchimosi e segni di percosse durante i numerosi litigi con il compagno. Del comportamento violento di Favero aveva anche parlato ad un uomo con cui da poco aveva iniziato una relazione. Anche al fratello Giada aveva raccontato che Andrea Favero non accettava l’idea di una separazione. Tra le ammissioni fatte dal compagno la paura che la donna non gli facesse più vedere il figlio di tre anni. – Intervistati GIORGIO FALCONE (Pubblico Ministero), Avv. LAURA TREVISAN (Legale di Andrea Favero) (Servizio di Valentina Visentin)
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