31/05/2024 BELLUNO – C’era attesa ieri pomeriggio per la discussione dell’ordine del giorno sul futuro del Nevegal presentato da Belluno D+ e Valore Comune, emendato da Insieme per Belluno e Pd. La votazione è stata sfavorevole, le risposte “ingarbugliate”. In standby l’accordo fra Nevegal 2021 e il Consorzio Tolomeo che, secondo indiscrezioni, oggi si sono incontrati. || Partiamo dal fondo, dalla votazione, che è finita come da previsioni: la maggioranza che siede a Palazzo Rosso si è ricompattata con un bel ‘no’ deciso e netto alle richieste proposte nell’ordine del giorno della minoranza, pur emendato, sul futuro del Nevegal. Neppure l’auspicio di stimolare un dibattito franco e sereno è andato a buon fine: l’unica voce che si è alzata dai banchi di maggioranza è stata quella della consigliera De Pellegrin, ma il suo è stato un riassunto della situazione ben noto a tutti, e del consigliere Lagrua – in attesa di sapere assieme al collega Ferro – se e quando il sindaco scioglierà le sue riserve, che ha suggerito una regia superiore, un manager territoriale che abbia le competenze per gestire il Nevegal. Il sindaco, da par suo, nel suo intervento ha fornito informazioni sulla trattativa in corso fra Nevegal 2021 e Consorzio Tolomeo che fonti esterne oggi definiscono “intempestive, imprecise e sbagliate”. Oggi, di fatto, scade il termine a garanzia dell’apertura degli impianti per la stagione estiva. Il silenzio è inquieta soprattutto gli operatori del Nevegal arrabbiati e amareggiati come e più di sempre.Nella sala consiliare di Palazzo Rosso è andato in scena uno scambio, a tratti acceso, sullo stato di un Colle che appare sul viale del tramonto, uno scaricabarile di responsabilità sulla gara poi fallita per la gestione degli impianti che solo così potevano tornare in mano pubblica.Quanto all’altra società, la Nevegal 365, e alle sue promesse di portare sul Colle 100 milioni freschi, che il PD ha definito solo “sabbia portata dal deserto e poi nulla”, tranchant il giudizio di Fratelli d’Italia sulle insesistenti capacità manageriali di Ivano Viel, socio italiano della cordata algerina. Nel 2019 gli operatori del Nevegal scesero in piazza per non chiudere 70 anni di storia; oggi anche il loro silenzio suona come una resa. – Intervistati OSCAR DE PELLEGRIN (SINDACO DI BELLUNO), FRANCO ROCCON (ASSESSORE NEVEGAL COMUNE DI BELLUNO), SIMONE BRISTOT (CONSIGLIERE FRATELLI D’ITALIA) (Servizio di Tiziana Bolognani)


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