25/05/2024 TREVISO – Ancora polemica sul caso della docente di italiano che ha esonerato dallo studio della Divina Commedia due studenti di religione non cristiana. Dopo le reazioni bipartisan della politica, la Lega vuole portare in parlamento la vicenda. Dalla società Alighieri, intanto, l’invito a riconoscere le affinità tra il testo poetico e il Corano. || Arriverà dunque anche in Parlamento la vicenda che ha scosso e indignato i cittadini e la politica, sull’esonero dello studio della Divina Commedia a due studenti di religione non cristiana da parte di una professoressa di una scuola media del trevigiano. Il tema ancora scotta e la presidente della società Alighieri, invita a riflettere e a studiare il testo: se è vero che Dante colloca Maometto tra coloro che seminano discordia, questo non significa che il poeta avesse una visione negativa dell’Islam. – Intervistati ALBERTO STEFANI (Segretario Regionale Lega), MARIA GIUSEPPINA VINCITORIO (Presidente Società Alighieri) (Servizio di Edy Caliman)


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