23/05/2024 CORTINA D’AMPEZZO – L’ipotesi di utilizzare il Fondo dei comuni di confine per sostenere i costi di gestione della pista da bob di Cortina per i prossimi 20 anni, scuote il mondo politico e istituzionale. “Un braccio di ferro che non porta beneficio a nessuno” afferma il presidente del Fondo, Dario Bond. || E’ balzato dalla sedia dario Bond quando ieri si è diffusa la notizia che l’idea di utilizzare il Fondo dei comuni di confine, che presiede, per coprire i costi di gestione post olimpici della pista da bob di Cortina è più che una ipotesi. Sul Bur della Regione martedì è stata pubblicata la delibera di Palazzo Balbi che contiene in allegato l’accordo di programma con il Comune di Cortina, la provincia di Belluno, le federazioni sportive e le province autonome di Trento e Bolzano che mette nero su bianco l’impegno di altoatesini e trentini a sostenere “per gli esercizi compresi fra il 2027 e il 2046, un importo annuo per garantire la continuità dell’utilizzo sportivo dell’impianto, destinando apposite risorse nell’ambito del Fondo comuni confinanti”. Quei costi per i quali il sindaco di Cortina, mesi fa, non aveva esitato a dire che “non lo facevano dormire”. Tranchant Dario Bond che spiega come quelle saranno spese correnti che il Fondo non può pagare a meno che non si vada in parlamento a cambiare le regole del gioco. – Intervistati DARIO BOND (PRESIDENTE FONDO COMUNI DI CONFINE), ALESSANDRO DEL BIANCO (SEGRETARIO PROVINCIALE PD BELLUNO) (Servizio di Tiziana Bolognani)
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