20/01/2021 TREVISO – ”Ci hanno fatto lavorare poco e con il freno a mano”: sono le parole disperate di Deborah che assieme a due fratelli lavora in un bar a Treviso. In diretta il Ministro D’Inca ha parlato di altri aiuto in arrivo || Tre fratelli che lavorando da anni nello stesso bar. Durante quest’anno di Pandemia, è stato una corsa in salita. Abbiamo lavorato ci racconta Deborah poco e con il freno mano.‘’E’ stato un anno duro, abbiamo tanta paura, perché non sappiamo come riapriremo e se riapriremo spiega Deborah Schiavon, titolare del Bar Edera a Treviso, abbiamo anche tanta rabbia perché noi siamo li da 20 anni, 20 anni che paghiamo tasse e contributi e ora che abbiamo bisogno dello Stato lo Stato non c’è’’lSono vicino a tutte quelle categorie che sono state penalizzate ha spiegato il Ministro per il rapporti con il Parlamento, Federico D’incà, bisogna tenere duro ancora un po. Sulla questione ristori ne abbiamo dati, dice ma non sono bastati: le perdite era sicuramente superiori a quanto siamo riusciti a dare.‘’In questo stiamo predisponendo un nuovo spostamento di Bilancio, sono 32 mila milioni di euro, una cifra molto importante, continua il Ministro, che sarà dedicata sia alla cassa integrazione che ai ristori’’. Deborah ci parla di pochi ristori che non hanno neppure coperto le spese‘’ Qualcosa c’è arrivato ma davvero poco, continua Deborah, e noi però abbiamo dovuto pagare tutto, affitto, spese vive, tasse. In più avremmo dovuto avere tre stipendi che da un anno non abbiamo’’. Sulla vicenda di alcuni esercenti disobbedienti che hanno scelto di aprire nonostante i divieti risponde il Ministro‘’ io capisco la situazione, spiega il ministro D’Incà ma vi invito all’obbedienza civile in questo momento’’. – Intervistati DEBORAH SCHAVON (titolare Bar Edera), FEDERICO D’INCA’ (Ministro Rapporti con il Parlamento) (Servizio di Daniela Sitzia)