16/05/2024 RONCADE – L’impatto delle guerre in corso sull’economia della Marca. La testimonianza di un imprenditore di Roncade la cui attività è pesantemente condizionata dal conflitto in Medio Oriente || ”Devastante” è il termine che usa Umberto Bonaventura per spiegare l’impatto che la guerra in medio oriente sta avendo sul suo calzificio di Roncade. 60 anni di attività, negli ultimi tempi parte della produzione trasferita all’estero. A pesare per la sua impresa la decisione degli armatori delle navi che trasportano la merce di circumnavigare l’Africa anzichè attraversare il Canale di Suez per timori di attacchi da parte di Houthi con un raddoppio nelle tempistiche dei viaggi. Ma aumentano esponenzialmente anche i costi in particolare quelli delle assicurazioni dei carichi. La parola che più spaventa è l’incertezza, «noi spiega Bonaventura lavoriamo con listini sui noli di trasporto quindicinnali, cioè ogni due settimane l’armatore aggiorna e comunica i nuovi listini». Aziende che tentato di sopravvivere mentre altre non ce la fanno. E’ quello che è accaduto alle realtà che esportavano in Russia, come le imprese del legno arredo, che con le sanzioni dopo lo scoppio della guerra in Ucraina hanno visto venir meno un mercato per loro fondamentale. Il futuro segnato da equilibri geopolitici sempre più fragili dovrà quindi passare attraverso una visione nuova da parte delle imprese, quella della diversificazione dei mercati d’investimento – Intervistati UMBERTO BONAVENTURA (Imprenditore), FILIPPO FIORI (Coordinatore Area Economica Imprese Confartigianato Marca Trevigiana) (Servizio di Francesca Bozza)


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