04/05/2024 MESTRE – Boom di dimissioni in Veneto: le aziende si contendono i migliori talenti. L’analisi della Cgia di Mestre || La carenza di lavoratori e il crescente gap tra domanda e offerta di lavoro stanno provocando un vero e proprio boom di dimissioni in Veneto. Secondo l’analisi condotta dalla Cgia di Mestre, questo fenomeno, già presente da almeno un decennio, ha subito un’accelerazione significativa a causa della pandemia da Covid.I dati raccolti sottolineano un aumento significativo delle dimissioni da rapporti di lavoro a tempo indeterminato nella regione Veneto. Nel 2022, le dimissioni hanno superato quota 126 mila, con un aumento del 34,7% rispetto al 2019. È interessante notare che il tasso di ricollocamento entro 7 giorni dalla presentazione delle dimissioni è salito al 56%, evidenziando una chiara tendenza dei lavoratori a cercare nuove opportunità professionali.Le motivazioni alla base di questa tendenza sono molteplici. Molte persone hanno deciso di cambiare lavoro dopo aver ricevuto offerte retributive più vantaggiose e aver trovato un ambiente lavorativo meno stressante rispetto al precedente. Questo fenomeno è particolarmente evidente tra i lavoratori di età compresa tra i 30 ei 54 anni, che rappresentano il 63% delle dimissioni nel 2022.Gli imprenditori per evitare la fuga stanno fidelizzando i propi collaboratori migliorando la qualità e il benessere aziendale. I settori economici più colpiti da questo aumento di dimissioni includono il metalmeccanico, il commercio al dettaglio, il terziario avanzato, la sanità e, in misura minore, la pubblica amministrazione. – Intervistati PAOLO ZABEO (Coordinatore del Centro Studi CGIA Mestre) (Servizio di Nicola Marcato)
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