04/05/2024 BELLUNO – L’inverno demografico in provincia di Belluno rischia di creare una crisi senza precedenti nel mondo del lavoro. Soffrono le imprese artigiane a causa del ricambio generazionale. || Calo delle nascite, scarsa attrattività dei flussi migratori. Nei prossimi cinque anni in provincia di Belluno si stima mancheranno circa 5 mila attivi e già dallo scorso anno per la stagione estiva si calcolano oltre un migliaio di lavoratori in meno.L’effetto è grave perchè l’impresa artigiana è individuale, non solo ma soprattutto. Senza il ricambio generazionale lo spettro di una crisi senza precedenti è più che un timore.Per il sociologo Diego Cason non ci sono politiche adeguate. Interventi spot in base all’emergenza non sono efficaci; manca – ad esempio una gestione dei flussi migratori fatta con intelligenza e accuratezza.Se manca l’erede per garantire un futuro alle imprese artigiane forse vale la pena di pensare che i dipendenti organizzati in forma di cooperativa di lavoro continuino l’attività. Un’idea che sta perseguendo l’Appia che ha sottoscritto un protocollo d’intesa con Lega coop ed è senza dubbio una sfida. Perchè la prospettiva delle imprese interessate dalla mancanza del ricambio generazionale è altrimenti quella della chiusura, pur se redditizie e efficienti. – Intervistati DIEGO CASON (SOCIOLOGO), MASSIMO SPOSATO (PRESIDENTE APPIA CNA BELLUNO) (Servizio di Tiziana Bolognani)


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