27/04/2024 SAN VITO DI CADORE – In apertura le opere infrastrutturali di Milano-Cortina 2026. A pochi chilometri dal cantiere della pista di bob, imperversa la polemica sulla variante che interessa l’abitato di San Vito di Cadore. Il botta e risposta tra amministrazione e comitato dei cittadini prende una svolta legale. || Porta la data del 17 Aprile la delibera del comune di San Vito di Cadore con cui, a un paio di mesi dalla scadenza del commissariamento, l’amministrazione si costituisce in giudizio in risposta ai reiterati ricorsi presentati dai cittadini sul tema della variante dell’Alemagna che, per il commissario prefettizio Antonio Russo, costituirebbero un “abuso di tutela”. Il comune vuole chiedere il risarcimento economico per presunti danni d’immagine, oltre ai costi sostenuti per le spese legali. La risposta, presentata oggi a mezzo stampa dal comitato “No Variante ANAS” è risoluta, uno: i ricorsi presentati stati tutti dibattuti, sintomo della legittimità delle richieste. Due: il comune non era obbligato a costituirsi di volta in volta in giudizio. Tre: il comitato opera al solo fine di tutelare il territorio e in forza del diritto garantito costituzionalmente di manifestare il proprio pensiero. “L’unico vero danno d’immagine è quello sotto gli occhi di tutti” tuona il comitato, in riferimento ai numerosi cantieri a cielo aperto e ai molti nodi ancora da sciogliere sotto il profilo legale. Su tutti, nel DPCM del 8 settembre 23 riguardo il piano complessivo delle opere olimpiche Milano-Cortina, la variante non è riportata, come testimonia peraltro la cartellonistica dei cantieri, ancora relativa ai mondiali di sci del 2021 e che sfora abbondantemente i termini previsti. Questione, questa, finita sotto la lente della procura contabile del Veneto con indagini ancora in corso; il comitato avverte: “si rischia il danno erariale”.Ma anche dal punto di vista idrogeologico ci sono delle perplessità, come nel caso del ponte previsto sul torrente Ru Secco, già teatro di esondazioni in passato, anche mortali, come accadde nel 2015 in cui persero la vita tre turisti stranieri.Il tutto, chiosano i cittadini, per una variante da 64 milioni che coi suoi 2 chilometri di lunghezza, a fronte di un risparmio di 3 minuti sul tempo di percorrenza, rischia di aumentare il traffico – Intervistati ANTONIO MENEGUS (COMITATOA “NO VARIANTE ANAS SAN VITO DI CADORE”) (Servizio di Stefano Bozzi)


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