26/04/2024 CASIER – In 500 nel pomeriggio nella chiesa di Dosson di Casier per l’ultimo saluto al piccolo Matteo Vidali, il bimbo di un anno e mezzo investito dall’auto del papà mentre stava effettuando una manovra nel cortile di casa || La chiesa di Dosson non riesce a contenere le centinaia di persone che hanno voluto dire per l’ultima volta ‘’ciao’’ a Matteo. La commozione è tanta quando la piccola bara bianca fa il suo ingresso in quella chiesa dove circa un anno fa il piccolo venne battezzato. Ad accompagnare il feretro mamma Laura e papà Olaf che si sorreggono a vicenda, a precederli la sorellina e i cuginetti di Matteo, tra le mani un grande disegno colorato)come colorate sono le mani che riempiono i cartelloni affissi sul sagrato lasciati dalle educatrici e dai piccoli amici del nido ”io sono solo andato nella stanza accanto, continuate a ridere di ciò che ci faceva ridere insieme” si legge. «Il nostro cuore è turbato, con la fatica di accettare ciò che è successo» dice don Adriano durante l’omelia. Poi l’emozione ha il sopravvento e il parroco è costretto a fermarsi. Commovente il messaggio da parte delle cugine di Matteo «sei entrato nelle nostre vite come un raggio di sole dopo la tempesta, grazie per la tua vivacità, i tuoi sorrisi, le tue carezze, le tue coccole». Struggente anche la lettera delle educatrici e dei compagni del nido, che ricordano il suo amore per le canzoni, la felicità durante il momento del pranzo in compagnia dei suoi amici e il rito immancabile del riposino pomeridiano «eri curioso, sempre in cerca di un compagno di giochi, ti abbiamo visto crescere e diventare un piccolo ometto autonomo e tenace sempre pronto a meravigliarti davanti ad ogni scoperta». Al termine della cerimonia a piedi il corteo ha seguito il feretro di Matteo fino al cimitero dov’è stato sepolto accanto alla sorellina (Servizio di Francesca Bozza)

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