20/04/2024 PONTE SAN NICOLO’ – Lutto cittadino oggi a Ponte San Nicolò dove si sono celebrati i funerali di Adriano Scandellari, l’ingegnere di Enel Green Power morto nella tragedia della centrale idroelettrica della centrale di Suviana. In migliaia hanno preso parte alle esequie || L’ultimo cammino insieme. La bara di Adriano Scandellari ricoperta di fiori bianchi è accompagnata dal moglie che nemmeno per un secondo, come un pilastro, ha mai smesso di sorreggere figlie. Una famiglia che ha ricevuto l’abbraccio di un’intera comunità che oggi ha salutato Adriano non l’ingegnere specializzato, ma Adriano uomo buono e razionale e di una fede incrollabile. Toccante il ricordo all’inizio della funzione fatto da Don Daniele Cognolato, il parroco suo grande amico. “Mercoledì scorso – ha raccontato – abbiamo chiuso il feretro e salutato il suo volto: nella stessa ora un fulmine ha colpito il nostro campanile e l’orologio si è fermato, quello stesso che regolava proprio lui”.La chiesa gremita e il sagrato con migliaia di persone che attraverso il maxischermo hanno partecipato all’addio del 57enne vittima della strage sul lavoro della centrale idroelettrica di Suviana. Presenti anche le autorità locali. Durante l’omelia Don Daniele ha ricordato l’impegno in parrocchia di Adriano e la sua capacità di ascoltare, il suo essere sempre scrupoloso e attento, negli affetti come nel lavoro.Nel passo del Vangelo letto dal fratello di Adriano, Don Leonardo Scandellari, la storia dei discepoli di Emmaus, che ripartono grazie all’esempio di Gesù. Durante la preghiera dei fedeli il pensiero torna alla tragedia di Suviana e alla sue vittime con la richesta di garantire a chi lavora una sempre maggior sicurezza per svolgere, al meglio, la loro opera. Ma Adriano era soprattutto un papà e alla fine Don Daniele ha letto le parole scritte dalle sue figlie adolescenti: “Siamo fiere di te papà. Sentiamo la tua mancanza, dei tuoi abbracci e del tuo profumo. Vivrai sempre nei nostri cuori”. L’applauso della comunità cerca di alleviare il dolore della famiglia, ma è soprattutto un applauso di riconoscenza per l’esempio di umiltà e dedizione di Adriano Scandellari. (Servizio di Valentina Visentin)

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