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TREVISO | METTE IN VENDITA RICAMBI PER AUTO E ALLA FINE PAGA 1200 EURO

17/04/2024 TREVISO – Un femomeno che sta crescendo in questi ultimi mesi e’ quello delle truffe on line. Sono diversi i casi denunciati ai carabinieri per oggetti pagati ma mai arrivati ma anche di venditori che anziche’ incassare hanno versato del denaro. || L’affare digitale a volte puo’ truffare. E’ questa la massima che non si dovrebbe mai dimenticare quando si cerca qualcosa in internet. Lo consigliano i carabinieri che negli ultimi giorni hanno raccolto diverse denunce per truffa messe in atto nelle maniere piu’ disparate. Come per l’agricoltore di Paese che ha aspettato per mesi l’arrivo del trattore acquistato on line su una piattafroma dedicata, da due sedicenti titolari di una fattoria in Sicilia. Certamente un buon affare subito fermato versando regolare caparra di 500 euro con bonifico, quindi tutto tracciato. Peccato che i due imprenditori, un 57 enne di Crontone e un 40 enne di Caltanisetta, siano spariti nel nulla. Truffe per attrezzature ma anche per elettrodomestici in questo caso messi in vendita su una delle piu’ utilizzate piattaforme per l’usato on line. Vittima del raggiro una 35 enne di origini moldave ma che vive a Riese da tempo e che aveva individuato un’ottimo prezzo per un’asciugatrice in questo caso pagata tutta subito 700 euro. Anche in questo caso dopo il bonifico il nulla o meglio passaggio in caserma dei carabinieri nel tentativo di recuperare i soldi versati ad un Cosentino 41 enne che dal giorno del versamento non risponde piu’ al telefono. Caso ancora piu’ contorto per una 58 enne di Altivole che in questo caso ha messo in vendita dei mobili. IL presunto compratore si e’ fatto versare 200 euro con la scusa di leggere le coordinate bancarie per poi poter effettuare il pagamento ovviamente mai arrivato. Ma quello che rasenta l’incredibile e’ accaduto ad una 44 enne della castellana che ha messo in vendita dei ricambi per auto. Contattata da due presunti compratori con la scusa di incomprensioni sulle coordinate bancarie anziche’ incassare alla fine ha versato a piu’ riprese e su piu’ conti e carte ricaricabili un totale di 1200 euro. Da esperti e forze dell’ordine sempre gli stessi consigli: utilizzare solo piattaforme certificate e se non ci sono procedure assicurative fornite dagli amm (Servizio di Lucio Zanato)


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