12/04/2024 AURONZO DI CADORE – La Procura di Belluno ha escluso responsabilità umane in relazione alla valanga dello scorso 2 aprile ai Cadini di Misurina. Secondo un bollettino, non meglio specificato, “il rischio era moderato” e quindi la gita della comitiva di atleti del biathlon di Forni Avoltri era fattibile. Sul punto però quel giorno e il giorno antecedente, c’erano le allerte dell’ Arpavi di Arabba e dell’Aineva, organismo di tutto l’arco alpino del quale dallo scorso 6 marzo è presidente l’assessore Gianpaolo Bottacin. || Arpav di Arabba e Aineva sono due enti che lavorano in simbiosi sul monitoraggio del rischio valanghe. Il rapporto fra le due istituzioni è pressocché quotidiano: il primo è ente di riferimento regionale, il secondo è l’associazione delle regioni e province autonome dell’arco alpino italiano, dal Piemonte al Friuli e fino alle Marche, per consentire il coordinamento delle iniziative che le Arpa svolgono in materia di prevenzione e informazione nel settore della neve e delle valanghe. Entrambi, come è facilmente verificabile nello storico dei bollettini, per il 2 aprile scorso avevano emanato un’allerta di grado 4-forte per le Dolomiti del Comelico e, più in generale per tutta la parte alta della provincia di Belluno. Quel giorno, infatti, per un miracolo non si sfiorò la tragedia. Una comitiva di giovani atleti di sci nordico e biathlon di Forni Avoltri, scortata da una guida alpina e da un accompagnatore del Cai, si spinsero fino a Forcella della Neve ai Cadini di Misurina. Attorno a mezzogiorno, una valanga si staccò dalla parte sommitale travolgendo una 14 enne friulana, rimasta sotto un metro di neve per cinque minuti. “Nessuna responsabilità umana” ha concluso il capo della Procura di Belluno che ha disposto l’archiviazione del fascicolo. “Il rischio era basso” e le indicazioni di grado 4 risalenti. Abbiamo chiesto all’assessore Gianpaolo Bottacin, fresco della prestigiosa nomina a presidente di Aineva, di chiarirci cosa può essere accaduto. I bollettini emessi Arpav, elaborati dal centro funzionale decentrato ed emessi dalla direzione protezione civile, hanno lo scopo, previsto dalla norma, di allertare la popolazione, contrariamente alle previsioni che possiamo rintracciare nel mare magnum della rete. Si ignora se in Procura di Belluno siano arrivate le allerte ufficiali. Per fortuna l’esito della valanga non è stato infausto. Cristiano Romanin e Enrico Tach, finanzieri del soccorso alpino delle Fiamme Gialle di Auronzo, per il loro intervento provviden – Intervistati GIANPAOLO BOTTACIN (ASSESSORE VENETO E PRESIDENTE AINEVA) (Servizio di Tiziana Bolognani)


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