06/04/2024 BELLUNO – E’ partito dal Veneto, e non a caso da Belluno, il percorso di approfondimento “Montagna futura” di Confartigianato, un viaggio per analizzare le trasformazioni che nei prossimi anni interesseranno contesti fragili. A partire dal cambiamento climatico e dal calo demografico che già stanno sviluppando dinamiche tali da modificare l’assetto abitativo e produttivo della montagna italiana. || Gli artigiani sono attori fondamentali per il processo di cambiamento e adattamento che natura e società ci stanno chiedendo: alta qualità, sostenibilità, basso impatto ambientale, riuso, durabilità del prodotto e flessibilità sono aspetti tangibili ma anche valoriali. Lo afferma Confartigianato Veneto, con il suo presidente Roberto Boschetto, che a Belluno ha dato il via al progetto “Montagna futura” che ha l’obiettivo di approfondire le trasformazioni climatiche che coinvolgeranno il contesto fragile delle terre alte. Le opportunità di sviluppo ci sono e bisogna coglierle.Cambiamento climatico che è già una realtà in montagna e Vaia ne ha dato ampia e sofferta prova.I cambiamenti climatici, demografici, sociali e tecnologici stanno sviluppando dinamiche tali da modificare fortemente l’assetto abitativo e produttivo della montagna e le prospettive dell’artigianato e delle piccole imprese. Ma, come ha insegnato la tempesta del 2018, il Veneto, citato come caso a livello nazionale, è riuscito a trasformare la tragedia in opportunità.La sfida è il futuro prossimo, con l’evento olimpico ormai alle porte; una sfida possibile solo grazie al confronto tra le governance locali e una collaborazione coordinata tra pubblico e privato. “Sostenibilità, riciclo, riuso, qualità saranno il fil rouge di un nuovo modo di fare impresa”. – Intervistati CLAUDIA SCARZANELLA (PRESIDENTE CONFARTIGIANATO BELLUNO), GIANPAOLO BOTTACIN (ASSESSORE AMBIENTE REGIONE VENETO) (Servizio di Tiziana Bolognani)
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