16/01/2021 VENEZIA – Con la crisi legata al Covid rimane alto il rischio infiltrazioni di associazioni criminali a Venezia. Anche la Confartigianato è impegnata in un’attività di monitoraggio dal fenomeno, anche se per ora il settore non sembra essere interessato come altri. || L’allerta infiltrazioni della malavita organizzata continua ad essere alta a Venezia, così come l’attività di monitoraggio delle forze dell’ordine sulle transazioni che avvengono in città. La crisi delle imprese rappresenta tradizionalmente un’occasione di riciclaggio per le associazioni criminali, favorita dal fatto che lo spettro del fallimento porta diversi imprenditori a vendere o a svendere la propria attività. Quello di Confartigianato Venezia nel “Centro di documentazione ed inchiesta sulla criminalità organizzata in Veneto” è, nell’attuale crisi del Coronavirus , un impegno preventivo. Visto che finora in questo settore non si hanno avvisaglie particolarmente preoccupanti.Ciò non toglie che la situazione attuale di Venezia sia tutt’altro che rassicurante. La Guardia di Finanza ad esempio ha avviato un monitoraggio dell’aumento esponenziale di nuove attività a capitale orientale presenti in città. – Intervistati GIANNI DE CHECCHI (DIRETTORE CONFARTIGIANATO VENEZIA) (Servizio di Filippo Fois)


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