28/03/2024 VENEZIA – Le spaccature nel centrodestra, neppure su chi sia il responsabile dei continui “strappi” nelle coalizioni da schierare alle elezioni riescono ad accordarsi Lega e Fratelli d’Italia, che si puntano il dito contro a vicenda. || Non è il partito di Meloni a creare fratture con gli alleati di centrodestra, ma semmai la Lega. Lo dice chiaro e tondo l’assessore regionale Elena Donazzan: a Rovigo Fratelli d’Italia ha accettato la candidata del Carroccio. Di contro, da Vittorio Veneto a Bassano del Grappa, fino a Chioggia, gli strappi sarebbero avvenuti per mano leghista. Penalizzando l’intero centrodestra. Sarebbe proprio il volersi impossessare della leadership della coalizione, da parte di Fratelli d’Italia, il problema del centrodestra, secondo il collega di giunta di Donazzan, il legista Roberto Marcato. I cittadini le beghe interne non le possono comprendere, continua Marcato, tantopiù che tra i due litiganti, c’è un terzo che cerca di rosicchiare consensi: la nuova creatura di Flavio Tosi e Antonio Tajani, associazione o comitato che sia, Forza Nord, punta esplicitamente ad attrarre quei leghisti delusi dal respiro nazionale della politica di Matteo Salvini. Gestione del partito che non ha scontentato solo uno storico militante come Gianantonio Da Re: il bellunese Gianpaolo Bottacin, fino a poche settimane fa in aria di passare a Forza Italia, ha detto no alla candidatura alle Europee. Malesseri palpabili anche nei comuni, ma tirarla lunga e prestarsi alle polemiche fa il gioco degli avversari. – Intervistati ELENA DONAZZAN (Fratelli d’Italia), ROBERTO MARCATO (Lega) (Servizio di Lina Paronetto)
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