28/03/2024 PADOVA – Era già arrivato a Roma in treno destinazione Napoli e qui è stato bloccato dalla polizia: un 16enne era riuscito a truffare un’anziana di Padova di 84 anni. Con la scusa del “falso incidente del figlio” il giovanissimo era fuggito con 50.000 euro tra contanti e gioielli || La vittima perfetta la signora di 84 anni che lunedì mattina è stata truffata con l’espediente del finto incidente. Tutto accade in 40′ quando la donna riceve una prima telefonata da un sedicente maresciallo: «Suo figlio ha avuto un incidente, è coinvolta una bambina, rischia l’arresto, servono soldi», un copione tristemente famoso. In pochi minuti a casa ecco arrivare il sedicenne che nel frattempo aveva occupato anche il cellulare della donna isolando qualsiasi richiesta d’aiuto. Raccolti denaro, gioielli, le carte di pagamento del marito ricoverato in ospedale in questi giorni, il giovane era fuggito in stazione dove era salito sul primo treno per Napoli. Ricevuta la richiesta d’aiuto del figlio della donna, immediata è scattata l’operazione di polizia. Individuato il sedicenne grazie all’identikit fornito dall’anziana il giovanissimo è stato fermato con la collaborazione della Polfer del Lazio a Roma dove la polizia ha recuperato tutta la refurtiva. Collana e orecchini di perle, fedi, anelli, braccialetti. I preziosi di una vita restituiti alla vittima che però ha accusato il colpo. Il sedicenne, denunciato per truffa, in questo momento è libero. L’arresto in flagranza è previsto solo per i maggiorenni. Dalla polizia un appello agli anziani e alle loro famiglie: non rispondete a numeri non conosciuti, nessuno è autorizzato a chiedere soldi per evitare un arresto. E un monito ulteriore: esiste una nuova tipologia di truffa. Nove i truffatori arrestati dalla squadra mobile di Padova in un anno, altri sedici quelli individuati. Due di questi sono appena quindicenni, la nuova manovalanza usata da organizzazioni malavitose specializzate.. Il sedicenne bloccato lunedì non è nuovo a questi reati, da inizio anno questa è la sesta denuncia. – Intervistati CARLO PAGANO (Dirigente Squadra Mobile di Padova) (Servizio di Chiara Gaiani)


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