22/03/2024 VENEZIA – Via del mare: da questione tecnica a fatto politico. Visioni opposte tra Regione e sindaci ricorrenti. Da Silea la prima cittadina attacca: «Inacettabile che si debba convocare i segretari dei partiti per chiedere un dialogo». L’assessora De Berti: «Tavoli tecnici aperti». || Questione politica più che tecnica. L’assessora regionale alle infrastrutture, Elisa De Berti, stronca i tavoli convocati dall’amministrazione di Silea che con i comuni di Fossalta di Piave, Meolo, Roncade e Monastier, stanno facendo fronte compatto per chiedere che di Via del Mare se ne discuta anche con i municipi non direttamente interessati dal percorso di quasi 19 chilometri tra il casello Meolo-Roncade verso Jesolo e Cavallino. Tavolo dal quale è emersa la volontà, da parte di Forza Italia, di portare in cosiglio regionale un ordine del giorno per sollecitare la Giunta ad aprire un dialogoBotta e risposta che ha portato, durante l’incontro convocato a Silea tra i sindaci e i vertici delle segreterie regionali e provinciali, a mettere sul piatto le questioni calde oggetto del ricordo dei comuni ribelli al Tar tra cui mancanza di uno studio sul traffico e valutazione d’impatto ambientale aggiornati. Non ultimo il problema della concentrazione delle macchine nella rotonda della Frova, a Jesolo. Dalla Regione il resoconto delle azioni in atto su studi sulla viabilità e potenziamento opere secondarie. Risposte che arrivano da Palazzo Balbi ma che ai sindaci dissidenti non sono mai giunte, come, accusano i primi cittadini, le richieste di incontro sollevate in questi mesi. Visione, opposte, dunque. E dai banchi di Silea la necessità di un condfronto tecnico, che si sta trasformando, però, in un fatto politico. – Intervistati ELISA DE BERTI (Vicepresidente e Assessora infrastrutture regione Veneto), ROSSELLA CENDRON (Sindaca di Silea) (Servizio di Edy Caliman)


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