15/03/2024 TREVISO – La settimana prossima scatterà lo stato di agitazione dei lavoratori della Cittadella della Salute di Treviso, proclamato dai sindacati in modo unitario dopo aver raccolto le preoccupazioni di infermieri e oss per le condizioni in cui lavorano dopo il trasferimento dei primi reparti dal Cà Foncello || Una lettera alla Prefettura e da lì la proclamazione dello stato di agitazione con blocco degli straordinari per i circa 300 lavoratori della cittadella della salute. E’ quanto deciso nell’assemblea dello scorso 12 marzo quando infermieri e oss hanno portato all’attenzione le problematiche emerse negli ultimi 4 mesi dopo il trasferimento dei primi reparti dal Cà Foncello al nuovo edificio 29. «Da novembre ad oggi non ci sono stati ulteriori trasferimenti di reparti, spiega Mario De Boni della Cisl Fp, e questo ha creato criticità sia ai lavoratori rimasti nel vecchio ospedale sia a chi si trova nella cittadella. I tempi di percorrenza per portare i pazienti da un blocco ad un altro sono molto lunghi anche 30 minuti che vengono sottratti all’assistenza dei degenti». Altra problematica riguarda la diversa strutturazione della cittadella dove le stanze, con meno letti ciascuna, sono più numerose e collegate da lunghi corridoi e anche questo comporta considerevoli tempi di percorrenza. Ribadito poi il cronico problema legato alla carenza di personale, secondo i sindacati almeno una trentina gli infermieri che servirebbero per far fronte al lavoro dei reparti al momento presenti nella cittadella, «ma, spiega Gianluca Martin della Fials, la mancanza di lavoratori riguarda anche il resto del padiglione ospedaliero». Ora la questione approda in prefettura e se non dovessero arrivare le risposte attese, il prossimo passo sarà lo sciopero dei lavoratori – Intervistati MARTA CASARIN (Segretario Generale Fp Cgil Treviso), MARIO DE BONI (Segretario Generale Fp Cisl Belluno Treviso), ANNARITA SECCHI (Coordinatore Nursing Up Provincia Treviso), GIANLUCA MARTIN (Segretario Provinciale Fials Treviso) (Servizio di Francesca Bozza)

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