15/03/2024 TREVISO – Viene ritenuta un’ingiustizia e si sposta sul fronte politico la “sconfitta” di Treviso alla finale per il titolo di Capitale della Cultura. Con il botta e risposta all’interno della maggioranza ai Trecento. || Il rigore lanciato verso le stelle di Lautaro Martinez contro l’Atletico Madrid durante la partita di qualificazione ai quarti di finale Champions League; usa la metafora calcistica Fabrizio Malachin, architetto del dossier cultura portato a Roma, il giorno dopo l’amara sconfitta. Una partita giocata a carte scoperte, quella di Treviso, fairplay di cui, però, la commissione del capoluogo non è convinta dato le modalità di decretazione della città vincitrice. All’indomani della delusione per il sogno sfumato, si scatena la polemica politica anche nella maggioranza dell’amministrazione Conte. Lapidario il capogruppo della Lega Christian Schiavon: «E’ stato un debito di riconoscenza di Fratelli d’Italia – chiosa – a un sindaco stranamente di Fratelli d’Italia. Mi rammarico che il partito non abbia fatto il massgimo per appoggiare Treviso. Mi viene da pensare che Meloni voglia far pesare il suo potere, ma chi troppo vuole poi nulla stringe». Non si fa attendere la risposta di Fratelli d’Italia: «Inaccettabili le dichiarazioni del capogruppo della Lega – fa sapere il capogruppo Guido Bertolazzi – rimaniamo basiti, anche perché non più tardi di ieri in Consiglio comunale non è intervenuto con alcuna dichiarazione in questo senso». – Intervistati FABRIZIO MALACHIN (Dir. Musei civici ), MARIA TERESA DE GREGORIO (Assessore alla Cultura), MARIO CONTE (Sindaco di Treviso) (Servizio di Edy Caliman)


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