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RIESE PIO X | FANDAJ SCRIVE ALLA PROCURA: «NON VOLEVO UCCIDERE VANESSA»

14/03/2024 RIESE PIO X – Femminicidio di Vanessa Ballan. Bujar Fandaj, accusato di aver ucciso la 26enne nella sua abitazione a Riese Pio X ha reso dichiarazioni spontanee e ha scritto la sua verità. || Bujar Fandaj, l’imprenditore 40enne di origine kosovara ha preso carta e penna ed ha scritto alla Procura. Dichiarazione spontanee, sulle quali ora sono scattati gli accertamenti. Verrà passata a setaccio ogni affermazione anche attraverso verifiche testimoniali. E’ la prima volta dopo quai due mesi dall’efferato delitto che l’uomo ha deciso di dire la propria verità. Non ci sarebbe stata l’intenzione di uccidere la donna, come invece ha ipotizzato l’accusa, contestandogli l’omicidio volontario pluriaggravato. Oltre tre pagine, per raccontare e ricostruire quel terribile 19 dicembre quando ha fatto irruzione nella casa di Vanessa che la vittima condivideva con il compagno e il figlio di 5 anni. La versione di Fandaj qui sarebbe chiara. Non voleva ucciderla, ma chiarire quella storia che lui non voleva lasciare andare. Lei incinta aveva deciso di continuare la propria vita con il compagno. Ma Fandaj non accettava la fine della relazione. Sarebbe dunque andato presso la casa della 26 enne per parlare. Dopo aver scavalcato la recinzione, perché probabilmente sapeva che lei non avrebbe voluto discutere più con lui, ha fatto irruzione scassinando una porta finestra. Vanessa se l’è trovato davanti. Nulla ha potuto fare per difendersi. Forse ad innescare la furia omicida una lite, e poi i colpi che hanno annientato la giovane, colpita più volte con un coltello. Secondo le indagini dopo la rottura definitiva della storia, Fandaj avrebbe iniziato a perseguitare Vanessa fino a minacciarla di far vedere un video si un momento intimo fra loro due. Da qui la querela di Vanessa presentata il 25 ottobre. E poi l’escalation delle persecuzioni fino al drammatico omicidio. Dopo le dichiarazioni di Nordio che sull’operato della Procura ieri ha detto: “nessuna incuria nei doveri da parte dell’autorità competenti”, il procuratore di Treviso Marco Martani ha aggiunto: “dopo la denuncia che riguardava il ricatto attraverso il video, la magistratura aveva fatto immediatamente eli (Servizio di Daniela Sitzia)


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