12/03/2024 MESTRE – La Cisl ha presentato in anteprima i risultati della ricerca “La salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro in Veneto”. In lieve calo gli infortuni, ma i numeri continuano a restare davvero allarmanti. || Nonostante un lieve calo degli infortuni nel 2023, il numero rimane allarmante, un trend che nell’ultimo decennio rimane purtroppo sempre costante. La ricerca di Fondazione Corazzin “La salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro in Veneto”, evidenzia una situazione preoccupante riguardo la sicurezza sul lavoro nella nostra regione. Gli infortuni mortali colpiscono maggiormente gli stranieri, i lavoratori tra i 55 e i 64 anni, In termini numerici, nel 2023 sono stati denunciati oltre 69 mila infortuni in Veneto, di cui 58 mila in occasione di lavoro, con un calo del 17,67% rispetto al 2022. L’incidenza degli infortuni rispetto agli occupati è leggermente diminuita, passando dal 3,79% nel 2013 al 3,15% nel 2023. Gli infortuni con esito mortale sono stati 72, con una contrazione del 12,2% rispetto all’anno precedente. Questi dati riflettono la necessità di un impegno più incisivo per migliorare la sicurezza sul lavoro.Il numero elevato di infortuni denunciati e la difficoltà nel ridurre significativamente gli infortuni gravi e mortali mostrano che gli sforzi attuali non sono sufficienti, specialmente nel settore edile. Assieme ai settori delle costruzioni, trasporto, agricoltura e manifatturiero, con particolare criticità nei territori del Veronese e Veneziano. La ricerca suggerisce che è necessario intensificare la formazione, soprattutto per certe fasce di età, settori specifici e lavoratori stranieri, e sottolinea l’importanza della vigilanza e della partecipazione dei rappresentanti dei lavoratori nell’organizzazione del lavoro. – Intervistati GIANFRANCO REFOSCO (Segr. Gen. Cisl Veneto), FRANCESCO ORRU’ (Segr. Gen. Filca Cisl Veneto) (Servizio di Nicola Marcato)


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