12/03/2024 BELLUNO – Una testimonianza, diretta e importante, per rafforzare il messaggio destinato agli anziani, vittime inconsapevoli, di truffe architettate da malfattori con artifizi e raggiri.E’ quella di Emma Ricci, che lo scorso 21 febbraio, nella sua abitazione in pieno centro a Belluno, è stata raggiunta da una telefonata che l’ha tratta in inganno. || Un cliché truffaldino noto ai più, anche alla professoressa Ricci di Belluno che mai e poi mai avrebbe immaginato di esserne inconsapevole vittima. L’episodio risale allo scorso 21 febbraio e il racconto è drammatico, come la sua conclusione. Dall’altro capo del telefono i malviventi entrano immediatamente in azione: “Suo figlio ha investito una donna che è gravissima. Per evitare qualsiasi querela da parte dei familiari deve provvedere immediatamente”. Emma Ricci resta interdetta. Dall’altro capo del telefono la donna viene invitata a consegnare i suoi averi al figlio di un presunto avvocato che di lì a poco le suona al videocitofono. E’ in quel momento che Emma Ricci realizza che c’è qualcosa che non funziona; scende al portone per accertarsi dell’identità della persona ma viene brutalmente spinta e raipnata del sacchetto all’interno del quale aveva riposto il denaro e una collana d’oro. Il resto del racconto è la fuga del ragazzo verso Piazza Piloni. La signora Ricci lo vede raggiungere il complice: insieme si dileguano, ma vengono immortalati dalle telecamere di videosorveglianza e ora ai carabinieri è in mano l’indagine. Da testimone a testimonial della campagna di prevenzione contro le truffe agli anziani il passo è stato breve. A Palazzo Rosso è stata presentata l’iniziativa del Comune d’intesa con la Prefettura, grazie al contributo del Ministero dell’Interno. – Intervistati EMMA RICCI (VITTIMA DI TRUFFA), MARIANO SAVASTANO (PREFETTO DI BELLUNO) (Servizio di Tiziana Bolognani)


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