09/03/2024 TREVISO – Alla vigilia della ventesima Settimana d’azione contro il razzismo, l’associazione “I Care” ha promosso degli incontri con ragazzi di seconda generazione per parlare di integrazione, razzismo e promuovere soluzioni al disagio giovanile || La scuola a Merlego, poi a Povegliano e il diploma all’isitituto di scienze forensi a Milano. Il sogno di entrare nella Guardia di Finanza ma l’ostacolo della cittadinanza sta minando i sogni di Maii. Una burocrazia lenta ed economicamente dispendiosa che spesso scoraggia le persone immigrate nel percorso per diventare, a tutti gli effetti, cittadini italiani. La storia di Maii è solo una tra le tante che nell’aula del progetto giovani di Treviso si incontrano chiacchierando con i giovani riuniti in occasione della vigilia della ventesima settimana d’azione contro il razzismo, promossa dall’ufficio anti discriminazioni razziali del consiglio dei ministri. I ragazzi chiamati a raccontare episodi di razzsimo subiti ma anche la narrazione che di loro viene fatta. Un momento di condivisione anche per parlare dei fenomeni come la violenza e il disagio giovanile che molto spesso coinvolge giovani di seconda generazione per trovare delle soluzioni: «La violenza non è la soluzione». – Intervistati MAMOUNATOU KONSEGRE , VINCENZO GRASSO (Volontario Associazione “I Care” ) (Servizio di Edy Caliman)
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