02/03/2024 MONTEBELLUNA – Torna in carcere un 23enne tunisino che violava i domiciliari. In casa tra l’altro niente elettricità e il braccialetto elettronico non funzionava. || Niente elettricità in casa, con il risultato che il braccialetto elettronico non funzionava. E per di più neanche il campanello, tanto da rendere impossibili i controlli da parte delle forze dell’ordine. Il 23enne tunisino finito agli arresti domiciliari per la rapina commessa lo scorso settembre al supermercato Prix di Montebelluna, è tornato in carcere nel giro di un mese dall’attenuazione della misura, dopo aver inanellato una serie di reati. Già in quell’occasione il ragazzo aveva seminato il panico nel negozio di via Marco Polo, gettando a terra due anziani nel tentativo di guadagnarsi la fuga. Nel punto vendita affollato di clienti, aveva tentato un furto: vistosi scoperto, alle casse aveva spinto via anche la direttrice pur di uscire. Prendendo a calci e pugni le porte, tutto immortalato in un video. Dopo un periodo in cella, i domiciliari, ma le cose non sono andate meglio. Innanzittutto l’allacciamento abusivo al contatore di un vicino, che si è visto arrivare una bolletta maggiorata. Quando in casa l’energia elettrica non c’era, non funzionava nemmeno il braccialetto elettronico con cui, dal 29 gennaio, veniva controllato. In più, nell’abitazione è stato registrato un continuo via vai di pregiudicati e tossicodipendenti. Risultato: inasprimento della misura cautelare e porte del carcere di Santa Bona che si sono nuovamente aperte per il giovane. (Servizio di Lina Paronetto)
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