01/03/2024 RESANA – A Resana ieri sera si e’ rinnovata la tradizione tutta veneta del batimarso, quando tutta una comunita’ si radunava in processione laica per risvegliare la primavera. Quest’anno con una motivazione in piu’ ; quella di portare la pace. || E’ una vera e propria cerimonia, quella del batimarso per i veneti. Che anticipava il capodanno della Serenissima che cadeva il primo marzo. In realta’ tutto risale ai romani che, dedicando il primo mese al dio della guerra ovvero a marte facevano partire l’anno con il risveglio della natura e l’arrivo della primavera. E il significato del batimarso e’ proprio questo, con ogni oggetto fare rumore per risvegliare i campi, essenziali per la sopravvivenza. Ma il batimarso soprattutto nelle campagne era anche un rito scaramantico per scacciare nel buio le anime nere guardando alla luce del giorno che a meta’ mese con l’equinozio di primavera guadagna lo stesso tempo della notte in un rito piu’ che mai attuale.E allora seguendo la tradizione di Resana c’e’ da sperare che magari anche stasera da qualche altra parte ci sia un batar marso e cosi’ per i giorni a venire fino a far tacere le armi nell’utopia possibile che il rumore della pace sovrasti per sempre quello delle guerre. (Servizio di Lucio Zanato)


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