28/02/2024 BELLUNO – Pioggia da record nel Bellunese e danni fortunatamente impercettibili. L’ondata di maltempo che ha investito la provincia non ha fatto grande rumore. Dal pomeriggio le prime schiarite, ma la tregua durerà poco. || La pioggia è stata da record. In 24 ore i rilevatori pluviometrici nel Bellunese hanno fatto registrare livelli pari a quelli raggiunti durante la tempesta Vaia: il picco a Valpore di Seren del Grappa dove dall’inizio della perturbazione sono stati scaricati al suolo 254 millimetri d’acqua, 185 a Sant’Antonio Tortal, 162 in Cansiglio. Una media di 188 millimetri nelle 24 ore, uno in più rispetto alla notte dell’ottobre 2018. Ma l’assenza di vento e le opere idrauliche realizzate negli ultimi anni hanno lasciato la provincia indenne da danni. Almeno per il momento. Un solo smottamento è stato registrato questa mattina sulla feltrina: un masso è precipitato sulla carreggiata nel tratto tra Marziai e Caorera sulla sinistra Piave. A farne le spese un tir che non ha potuto evitare i detriti; illeso l’autista.La neve è caduta abbondante in quota: oltre 2 metri a Col dei Baldi, sopra Alleghe, 192 centimetri in Val Salatis in Alpago, 187 centimetri a Ra Valles, sopra Cortina.L’incremento della temperatura ha innalzato nelle ultime ore la quota neve che è passata dai 900 ai 1.400 metri. Il pericolo di valanghe resta confermato alto: 4° grado su una scala di 5: l’obbligo è di evitare di esporsi a rischi inutili avventurandosi per gite di scialpinismo o con le ciaspe. Per le località maggiormente a rischio, il dipartimento regionale di protezione civile ha attivato le procedure di monitoraggio e controllo che possono arrivare fino al limite estremo di evacuazione di centri abitati in caso di pericolo imminente. – Intervistati GIANPAOLO BOTTACIN (ASSESSORE PROTEZIONE CIVILE REGIONE VENETO) (Servizio di Tiziana Bolognani)


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