27/02/2024 BELLUNO – Obbligo di catene montate oltre i 1000 metri di quota, con distinguo cuoriosi fra il Cadore dov’è nevicato abbondantemente e il Comelico dove è stata invece la pioggia a fare da padrona. E’ trascorsa senza scossoni la prima giornata da allerta gialla per la montagna bellunese. Massimo il pericolo valanghe, stimato al grado 4. || Coc aperti e operativi in via precauzionale in diversi comuni della provincia. Anas e Veneto Strade all’opera sul fronte dello sgombero delle strade con il Piano Neve passato al grado di allertamento ‘giallo’ che prevede il filtraggio mezzi sulle principali strade e lo stop per i mezzi che non hanno dotazioni invernali.Tutto sommato è passata senza scossoni la prima giornata di allerta meteo per la perturbazione che ha investito anche la provincia di Belluno ma che sta causando criticità soprattutto nella fascia delle Prealpi e della Pedemontana veneta. Nella sala operativa del comando dei vigili del fuoco di Belluno i monitor rimbalzano immagini rassicuranti. Nessuna emergenza concreta per il momento anche se il picco del maltempo è atteso nelle prossime ore e fino a tutta la giornata di mercoledì, prima di una tregua all’insegna della variabilità prevista per giovedì.La situazione è perciò in evoluzione. La neve caduta in grande quantità in montagna è insidiosa perchè a causa delle alte temperature saranno possibili distacchi spontanei nei versanti più ripidi. Chiusi per pericolo valanghe il Passo Giau e il Passo Rolle. – Intervistati MATTEO CARRETTO (COMANDANTE PROVINCIALE VIGILI DEL FUOCO BELLUNO), ALEX BARATTIN (CAPO DELEGAZIONE CNSAS DOLOMITI BELLUNESI) (Servizio di Tiziana Bolognani)


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