26/02/2024 BELLUNO – Una maxievasione per quasi 3 milioni e mezzo di euro è stata scoperta dal nucleo di polizia economica e finanziaria della Guardia di Finanza di Belluno; si tratterebbe dei ricavi riconducibili ad attività di prostituzione investiti per lo più nella compra vendita di immobili fra Cortina, Treviso, Padova e Venezia. || Una chiesetta a Treviso, aree comuni condominiali a Mira, nel veneziano, e poi appartementi, acquistati e venduti anche in perdita per ripulire denaro sporco. Un giro d’affari stimato in quasi 3 milioni e mezzo di euro, provento di presunta attività di prostituzione svolta da una 51 enne di nazionalità romena col benestare del marito, trevigiano di Onè di Fonte di 71 anni, e della figlia 27 enne, ai quali erano intestati circa una quarantina di correnti nei quali confluivano denaro e titoli di credito. E’ clamorosa l’operazione del nucleo di polizia economico finanziaria del comando provinciale della Guardia di Finanza di Belluno che dopo quasi un anno e mezzo di attività ha concluso il primo filone di una vasta indagine coordinata dalla Procura di Treviso. A dare il là all’indagine il monitoraggio di investimenti immobiliari a Cortina nell’ambito degli accertamenti avviati per garantire la legalità in vista delle Olimpiadi 2026.Appostamenti, intercettazioni, pedinamenti hanno fatto il resto e il cerchio si è chiuso nei confronti di 7 persone: oltre alla donna e ai componenti della sua famiglia, sono stati denunciate per evasione fiscale, riciclaggio e autoriciclaggio altre tre persone: un 39 enne romeno, un 54 enne milanese e un 49 enne trevigiano, questi ultimi anche per favoreggiamento della prostituzione. In capo a loro il compito di pubblicare annunci nei siti per agevolare gli incontri fra la donna e clienti al di sopra di ogni sospetto. Il giro d’affari ricostruito abbraccia un periodo fra il 2016 e il 2023, i proventi sono stati utilizzati per l’acquisto di 19 beni immobili fra le province di Treviso, Padova, Belluno e Venezia. Il sequestro preventivo operato dalle Fiamme Gialle riguarda 2 fabbricati, 1 terreno, 4 auto e disponibilità finanziarie giacenti in 5 banche. Sequestrati anche 9 device che saranno presto sottoposti a analisi forense perchè l’indagine potrebbe riservare ancora interessanti sviluppi. – Intervistati DARIO GUARINO (COMANDANTE PROVINCIALE GUARDIA DI FINANZA BELLUNO) (Servizio di Tiziana Bolognani)
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