23/02/2024 PEDEROBBA – Il business delle richieste di cittadinanza italiana. A Pederobba l’anagrafe ha scoperto documenti falsi, mentre a Cavaso del Tomba la popolazione conta quasi il 30% di cittadini residenti all’estero. La conferma anche da Franco Conte, presidente dei Trevisani nel mondo. || Accade a Pederobba, si presentano con documenti falsi agli uffici dell’anagrafe per chiedere la cittadinanza italiana. Vengono da Brasile o Argentina, cercano un’aggancio con parenti lontani residenti ancora nella Marca per ottenere il documento, un lasciapassare per gli Stati Uniti, un passaporto europeo. A Cavaso del Tomba il fenomeno è talmente diffuso che almeno il 30% della popolazione – lo assicura il sindaco Gino Rugolo – è oriundo. Anche gli uffici del capoluogo oberati lavoro per smaltire le richieste. Un fenomeno che anche il Presidente dei Trevisani nel mondo Franco Conte conferma.Il boom delle richieste dopo il Covid, con cittadinanza italiana si ottiene diritto di voto alle politiche. In aperta polemica con la normativa alcuni primi cittadini, mentre in parlamento stanno prendendo forma iniziative palramentari per garantiere agli oriundi in visita ai parenti in Italia anche l’assistenza sanitaria. – Intervistati MARCO TURATO (SINDACO DI PEDEROBBA), FRANCO CONTE (PRESIDENTE “TREVISANI NEL MONDO”) (Servizio di Anna De Roberto)


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