20/02/2024 CAERANO DI SAN MARCO – Pestato a sangue da tre nomadi, due lo tenevano stretto e l’altro colpiva. La vittima il sindaco di Caerano san Marco Gianni Precoma. I fatti erano avvenuti nel 2018. Oggi l’aggressore Giuseppe Cari è stato condannato ad un 1 e sei mesi di reclusione || Il volto tumefatto, le botte, l’aggressione senza pietà. Ricordi indelebili nella mente del sindaco Gianni Precoma. A quasi 5 anni da quella terribile sera, è arrivata la condanna per Giuseppe Cari, il nomade che colpì con calci e pugni il primo cittadino. La sentenza pronunciata oggi dal giudice Gianluigi Zulian­: un anno e sei mesi, più di quanto aveva chiesto il pubblico ministero. Ho avuto paura di morire, ci aveva detto la mattina seguente il pestaggio, il sindaco, che si era recato nella zona dove si erano accampati i nomadi dopo ricevuto alcune segnalazioni dei cittadini. Volevo chiedergli di lasciare l’area e di allontanarsi da Caerano San marco perché nel territorio aveva spiegato non poteva stazionare. La risposta violentissima. Prima gli avevano lanciato addosso degli oggetti poi lo avevano bloccato e picchiato. tutto ripreso da alcune telecamere di video sorveglianzaDue gli imputati, il più giovane è stato riconosciuto incapace di stare a processo. Lo stesso giovane che dopo il pestaggio aveva fatto un video di scherno sull’aggressioneLa più grande vittoria, spiega il sindaco è una sola: non sono più tornati nel nostro territorio – Intervistati GIANNI PRECOMA (Sindaco Caerano San Marco) (Servizio di Daniela Sitzia)


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