12/02/2024 MARCON – Una ricetrasmittente ritrovata nella gioielleria del Valecenter e forse persa durante la rapina, potrebbe portare all’identità di uno dei membri del commando. E’ una delle tante piste che si stanno seguendo in queste ore in un’indagine nella quale rimangono ancora molti interrogativi aperti. || Il filmato rubato con un cellulare durante il raid, li ritrae freddi e decisi come probabilmente solo un gruppo di professionisti saprebbe essere mentre rapina la gioielleria di un centro commerciale affollato.Eppure anche il commando che il 7 febbraio ha impiegato circa due minuti a rubare preziosi per oltre 300mila euro dal negozio Gioielli di Valenza al Valecenter di Marcon potrebbe aver commesso un errore decisivo.Se infatti la piccola ricetrasmittente che pare essere stata rinvenuta nel negozio è appartenuta ad un membro della banda, potrebbe offrire dettagli preziosi per le indagini dei Carabinieri.Non è certo la prima volta che in colpi così organizzati le comunicazioni tra chi è dentro e chi è fuori avvengono con queste apparecchiature, e anche se l’utilizzatore della ricetrasmittente avesse osservato l’accortezza di indossare sempre dei guanti per evitare di lasciare impronte digitali, un contatto con un’altra parte del corpo come l’orecchio o la bocca potrebbe bastare ad aver lasciato una traccia di DNA tale da tradirne l’identità.E’ questa comunque solo una delle piste che stanno battendo gli inquirenti, i nodi da chiarire rimangono tanti: dalle modalità della fuga per le quali si stanno passando al setaccio i filmati delle telecamere che monitorano il traffico al raffronto con altri colpi dalle caratteristiche simili avvenuti in altre località del nord Italia. O ancora le piste dei ricettatori che possono aver messo le mani sul bottino o l’origine di armi di grosso calibro tutt’altro che facili da reperire. (Servizio di Filippo Fois)


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