12/02/2024 MESTRE – Cgil all’attacco dell’ultimo bando di social housing: meno di una famiglia su dieci riceverà una risposta positiva alla richiesta di un’abitazione.E secondo il sindacato il nuovo bando identifica come “classe media” una categoria di lavoratori poveri. || Più di mille persone hanno partecipato al bando di “social housing” del Comune di Venezia. Un bando che la CGIL contesta alla radice, imputandogli l’assenza di una comprensione della situazione economica reale del territorio. Un’ISEE compreso tra 6.000 e 25.000 punti non rappresenta certo secondo il segretario generale Daniele Giordano quello che si vuole intendere come “ceto medio”, anzi secondo la CGIL il Comune e la Regione chiamano classe media i nuovi poveriA osservare le inserzioni del mercato privato, l’affitto di un appartamento di 60 m2 in comune di Venezia costa attorno ai 1.100 euro al mese in laguna e sopra i 600 nell’entroterra.Una coppia di adulti, per esempio un cuoco o un barista che guadagna sui 1.350 euro al mese e un lavoratore o una lavoratrice dei servizi fiduciari da 1.100 euro al mese, avrebbe un’ISEE di circa 24.700 punti. E’ fuori dal bando e per quei 60 m2 in centro storico spenderebbe, al prezzo di mercato, uno stipendio solo per l’affitto.Una coppia con due figli minorenni a carico, mettiamo un infermiere in ospedale con stipendio da 1.650 euro al mese e un quadro con un reddito attorno ai 2000, per una casa di 85 m2 in Centro Storico spenderebbero quasi la metà del loro reddito aggiungendo bollette, cibo, farmaci e spese per i figli, è quasi impossibile arrivare a fine mese. – Intervistati DANIELE GIORDANO (SEGRETARIO GENERALE CGIL VENEZIA) (Servizio di Filippo Fois)
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