10/02/2024 VENEZIA – Quasi 140 milioni di euro di danni solo al patrimonio pubblico. E’ terminata la conta dei danni legati all’emergenza maltempo dello scorso autunno. Lo Stato di emergenza regionale dichiarato in Veneto a novembre non basta, Zaia scrive alla Premier Meloni per chiedere ristori per il territorio. || Le mareggiate che divorano le spiagge, arrivando a sfondare le dune artificiali , venti e piogge che provocano smottamenti in collina e allagamenti in pianura. Il maltempo dello scorso autunno è costato al patrimonio pubblico Veneto 137 milioni di euro La cifra, messa nero su bianco, unitamente alla richiesta di un congruo sostegno economico nella lettera che il Presidente del Veneto Luca Zaia ha inviato alla Premier Giorgia Meloni. Nella lettera si chiede la deliberazione dello stato di emergenza di rilievo nazionale, un atto imprescindibile per ottenere fondi a titolo di risarcimento da parte dello stato nella fase della ricostruzione sia per il patrimonio pubblico che per quello privato SERVIZIO PIENA PIAVE SFOLLATI primaintervista 31 OTTOBRE Tra il 30 e il 31 ottobre in Veneto 80 interventi, fiumi osservati speciali. Decine le famiglie sfollate lungo la golena del Piave. Tra frane e allagamenti: 36 ore con il fiato sospeso in provincia di Belluno.A Puos D’alpago il 2 Novemrbe Walter Locatello, vigile del fuoco non in servizio, padre di un bimbo piccolo, mentre cerca di aiutare il padre a proteggere la sua abitazione dai danni del maltempo cade nel fiume Tesa e viene inghiottito dalle acque. Il suo corpo sarà ritrovato dopo giorni di ricerche nel Lago di Santa Croce. A Vicenza un’albero cade su Ponte San Paolo. Osservato speciale il Bacchglione. I danni più importanti alle spiagge del Veneto. La missiva è stata spedita anche al Ministro per la Protezione Civile Nello Musumeci e al Capo Dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio. Zaia ha segnalato “le difficoltà delle amministrazioni locali, e della stessa Regione, nel fronteggiare la situazione con la sola adozione di misure finanziarie ordinarie, auspicando – si legge – che dalle strutture nazionali la risposta sia tempestiva tanto quanto è stata quella della protezione civile locale sui territori che il maltempo ha messo ginocchio. (Servizio di Anna De Roberto)


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