06/02/2024 BELLUNO – La notizia che a Belluno la Fondazione Teatri ha avviato contatti per portare in pianta stabile l’Orchestra di Rovereto ha colto di sorpresa il maestro Delio Cassetta, direttore di Dolomiti Symphonia. Chiesto un incontro urgente a sindaco, vice sindaco e assessore. || Oltre 600 concerti all’attivo, con l’evento di San Martino che è tradizione pluritrentennale e, se non bastasse: a dirigere Dolomiti Symphonia è il maestro Delio Cassetta con un curriculum d’esperienza a scandire tempo e dinamica del suono a capo delle più famose orchestre d’Europa e del mondo. L’unico suo difetto, verrebbe da dire, è l’amore per la sua terra e le sue radici e che il detto “nemo profeta in Patria” gli calza a pennello. Per questo, quando sabato il Corriere delle Alpi ha riferito del progetto del presidente Massimo Ferigutti di portare nella residenza della Fondazione Teatri un’orchestra stabile e che contatti sarebbero già in corso con l’Orchestra di Rovereto per far diventare il Teatro Buzzati “teatro di tradizione”, il maestro Cassetta ha fatto un salto sulla sedia. “Davvero non ci siamo” afferma il maestro che chiarisce il significato di ‘orchestra stabile’, l’esempio, unico nel Veneto, è quello dell’Orchestra di Padova e del Veneto che ha un bilancio da 1,5 milioni di euro, e di teatro di tradizione che, per definirsi tale, deve produrre e valorizzare le realtà locali e ricevere finanziamenti pari al 40% da Comune, Provincia e Regione per poter accedere al Fondo unico dello spettacolo. Alla luce di queste considerazioni, normativa alla mano, il maestro ha chiesto un incontro urgente al sindaco di Belluno, al vice sindaco e all’assessore alla cultura: “Purtroppo – afferma Cassetta – penso che non si sappia cosa c’è a Belluno e che si vede tutti i giorni”. – Intervistati DELIO CASSETTA (DIRETTORE ORCHESTRA DOLOMITI SYMPHONIA) (Servizio di Tiziana Bolognani)


videoid(dkAntwvfeAo)finevideoid-categoria(a3treviso)finecategoria