30/01/2024 MESTRE – Mestre e Marghera sono sempre più popolate da stranieri e sempre più povere, più di un residente su quattro non è italiano. Secondo uno studio della fondazione Pellicani le scelte economiche della città hanno portato da un lato allo spopolamento e dall’altro ad un’immigrazione più disposta a lavori a bassa retribuzione. || In due decenni il numero di stranieri residenti a Mestre è aumentato dell’631% a Marghera dell’867%. Un record. E come a Marghera, a Mestre più di un residente su quattro è straniero. In pochissimi anni grosse porzioni del Comune di Venezia hanno completamente cambiato faccia.Se lo spopolamento della Laguna è materia nota e ampiamente documentata, la fuga di oltre 30mila residenti registrata nell’entroterra veneziano durante l’ultimo decennio e i massicci arrivi dall’estero hanno trasformato profondamente la società a Mestre e a Marghera. Maurizio Busacca è un ricercatore dell’Università di Ca’ Foscari che ha compiuto lo studio per la Fondazione Pellicani.Come documentato dai dati di “Veneto Lavoro”, l’appiattimento dell’economia ad una monocultura turistica, capace di produrre prevalentemente posti di lavoro tra i facchini e i camerieri, ha provocato a Mestre e Marghera fughe e arrivi di residenti con una rapidità impressionante e, secondo i dati del Ministero dell’Economia e delle Finanze, reso Venezia il Comune con il reddito pro capite più basso dell’intero Nord-est. Oltre ad averne modificato nelle fondamenta il tessuto sociale. – Intervistati MAURIZIO BUSACCA (RICERCATORE UNIVERSITA’ CA’ FOSCARI VENEZIA) (Servizio di Filippo Fois)


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