23/01/2024 ROMA – Autonomia, il voto in Senato si apre alle 1630. Alle 1820 l’approvazione deln DDl Calderoli con 110 voti favorevoli, 64 contrari e 30 astenuti. Ripercorriamo il pomeriggio in aula con le posizioni dei partiti. || L’autonomia non è per forza un male, non è un vessillo per le regioni del Centro nord ma la proposta di questo governo non ci convince: dove sono i lep? E’ del Senatore Marco Lombardo, Azione, la prima voce a parlare dagli scarnni del Senato. Ore 1630. Si parte, l’atto conclusivo, la dichiarazione di voto sull’autonomia differenziata finalmente sbarca in Senato, anticipata già dalle prime ore del mattino da decine di dichiarazioni a messo stampa. Preoccupato per equità sociale e unità nazionale che questa legge mette fortemente a rischio, il Movimento 5 stelle Veneto, la voce è quella della senatrice Barbara Guidolin. Parla di giornata importantissima soprattutto per il Veneto, invece, Mario Conte, in qualità di Presidente Anci Veneto: “Il voto è un passaggio cruciale per una riforma che unisce responsabilità, efficienza dell’azione amministrazione e risposte per i cittadini”, così Conte. Centro destra che invece corre compatto con il senatore Luca De Carlo ieri a Ring.Grazie al patto di maggioranza, l’urlo del Senatore Romeo.Il primo voto contrario arriva alle 1650 con Italia viva seguita da alleanza Verdi Sinistra con il Senatore De Cristoforo. I primi sì arrivano dal Noi Moderati, parla un emozionato Antonio de Poli e dal partito per le autonomie. Vigileremo, così, invece, Forza italia. Il nodo resta quello dei Lep, lo ribadisce il partito democratico in aula. – Intervistati MARCO LOMBARDO (SENATORE AZIONE ), LUCA DE CARLO (SENATORE FDI), ALBERTO VILLANOVA (CONSIGLIERE REGIONALE LEGA), DAFNE MUSOLINO (SENATRICE ITALIA VIVA), MARIO OCCHIUTO (SENATORE FORZA ITALIA), ANDREA GIORGIS (SENATORE PD) (Servizio di Anna De Roberto)


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