23/01/2024 BELLUNO – A grandi passi ci avviciniamo alla celebrazione della Giornata della Memoria che quest’anno Belluno commemorerà con un’iniziativa di grande valore culturale, civile e civico. Sul palco del teatro Buzzati, per iniziativa del Comune e del Circolo cultura e stampa, il monologo “Le bambine di Terezin”, struggente ricordo dei bambini internati nella città-ghetto per gli ebrei. || Uno sguardo diverso sull’Olocausto, la storia di Terezin, la città a circa 100 km da Praga riservata agli ebrei artisti che dopo 10 ore di lavoro per i nazisti, la sera per i loro aguzzini facevano musica e teatro, cantavano e leggevano poesie. L’arte come strumento per restare essere umani. Paola Bordignon, con la sua presenza autorevole, racconterà “Le bambine di Terezin” mercoledì prossimo alle 11 al ‘Buzzati’ di Belluno, un recupero della memoria per le nuove generazioni.Arrivare nelle coscienze di ognuno di noi, sconfiggere il germe dell’intolleranza e ricordare gli orrori e gli errori del passato. L’iniziativa di grande valore culturale, civile e civico sposata dall’assessorato alla cultura di Palazzo Rosso è una proposta del Circolo Cultura e Stampa Bellunese che per la Giornata della Memoria 2024 lo scorso novembre invitò a Belluno la senatrice Liliana Segre. “Un ultimo sforzo” – chiese il presidente Luigino Boito – nella consapevolezza della decisione irrevocabile della senatrice di passare il testimone e di chiudere la lunga stagione di testimone della memoria dopo la lectio magistralis del 9 ottobre 2020. Oggi incalza, di nuovo, l’attualità devastante, dolorosa e terribile ed è un richiamo a celebrare il 27 gennaio con ogni mezzo.Il ricordo “un dovere per gli uomini liberi”, il messaggio che attraverso la cultura sarà rivolto ai giovani studenti dell’ultimo anno delle medie e delle superiori. Al Buzzati platea già esaurita con posti disponibili in galleria. – Intervistati RAFFAELE ADDAMIANO (ASSESSORE CULTURA COMUNE DI BELLUNO), LUIGINO BOITO (PRESIDENTE CIRCOLO CULTURA E STAMPA BELLUNESE) (Servizio di Tiziana Bolognani)
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