19/01/2024 MARGHERA – Per il canale di Suez transita il 40% dell’import ed export veneto per l’Asia. Il rischio di attacchi a navi mercantili può mettere in difficoltà l’economia regionale per decine di miliardi. Secondo la CNA del Veneto siamo troppo dipendenti dai mercati dell’Est Asiatico. || Su 82 miliardi di export veneto, quasi 10 riguardano il mercato asiatico e su 72 miliardi di importazioni 7 provengono dall’Asia, e rischiano ora lo stop. Le tensioni sul canale di Suez, la rotta commerciale più battuta tra oriente e occidente, snodo fondamentale del commercio mondiale, rappresenta un’enorme spada di Damocle che pende anche sull’economia veneta. Solo per il territorio veneziano la stima del volume economico di esportazioni che attraversano l’area via nave è di 583 milioni di euro: più di mezzo miliardo. Se ritardi nei viaggi, aumento di costi e di premi assicurativi, rappresentano un primo grave problema; il blocco dei transiti mette seriamente a rischio gli approvvigionamenti di materie prime e di materiali utili non solo per leimprese, ma anche per la realizzazione delle opere previste dal PNRR. Rotte alternative che circumnavigando l’Africa evitino gli assalti alle navi mercantili, può portare al raddoppio di costo dei noli marittimi, mentre alcuni aumenti sono già in corso con un grave rischio di speculazioni. Secondo la CNA occorre pensare ad altre soluzioni. – Intervistati MATTEO RIBON (SEGRETARIO CNA VENETO) (Servizio di Filippo Fois)
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