19/01/2024 ROMA – Gioia e commozione oggi in Vaticano per le comunità del Vajont ricevute in udienza privata da Papa Francesco. Il Pontefice ha citato il Cantico delle Creature: “Voi siete onda di vita, testimoni dei segni della risurrezione” . || Un’onda di speranza, fatta di memoria e ricostruzione. In 200, pellegrini dalla terra che 60 anni fa venne rasa al suolo per l’avidità dell’uomo, alla tomba di San Pietro per incontrare Francesco. Una giornata storica per superstiti e sopravvissuti del Vajont, per le autorità civili e religiose, nel 60° del disastro che causò la morte di 1.910 persone.”Artefici e testimoni di semi di risurrezione” li ha salutati il Papa con gratitudine nell’udienza privata ospitata nell’Aula Clementina del Vaticano. “Grazie di cuore” le parole di incoraggiamento di Papa Francesco ai pellegrini “onda di vita e di fraternità” che cita il Cantico delle Creature, scritto 800 anni fa da san Francesco.”La cura del Creato – ha detto il Pontefice – non è un semplice fattore ecologico, ha a che fare con la vita dell’uomo, così come il Creatore l’ha pensata e disposta, e riguarda il futuro di tutti”. Un messaggio forte e diretto è arrivato al cuore della comunità longaronese.Al termine del messaggio di Papa Francesco, i saluti personali e l’offerta dei doni della terra bellunese. Roberto Padrin, anche nel suo ruolo di presidente della Provincia, ha donato al Santo Padre un pastorale in legno realizzato dallo scultore Mauro Lampo in legno di abete della tempesta Vaia con l’effige di un pesce, simbolo di Cristo. – Intervistati MONS. RENATO MARANGONI (VESCOVO DI BELLUNO FELTRE), ROBERTO PADRIN (SINDACO DI LONGARONE), MICHELE GIACOMEL (PRESIDENTE ASSOCIAZIONE “VAJONT, IL FUTURO DELLA MEMORIA”), ARNALDO OLIVIER (SUPERSTITE VAJONT) (Servizio di Tiziana Bolognani)


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