18/01/2024 BELLUNO – La totalità delle risorse derivanti dall’idroelettrico restano a Belluno. La fine dell’attesa con suspence questa mattina quando è arrivato il via libera dalla commissione urbanistica regionale che ha confermato il prospetto di riparto contenuto nella legge del 2020 voluta dall’assessore Gianpaolo Bottacin. || Per la montagna bellunese si è giocata la partita della vita, quella sulle risorse derivanti dallo sfruttamento idroelettrico. La commissione regionale urbanistica ha dato il via libera alla proposta di riparto contenuta nella legge Bottacin del 2020 che prevede una quota del 100% alla provincia di Belluno, 19 milioni su un totale di circa 28. Tirava una brutta aria alla vigilia, almeno fino alla scorsa settimana, quando era parso chiaro a tutti che la presidente della commissione, la leghista Silvia Rizzotto, aveva lanciato l’idea di rivedere il piano di riparto sollevando l’ira del PD, oltre che dell’assessore Bottacin. Il punto all’ordine del giorno della riunione in agenda giovedì scorso è stato discusso oggi. In mezzo l’incontro chiarificatore fra il segretario veneto del Carroccio, Stefani, e Bottacin. Un faccia a faccia dall’esito positivo che evidentemente ha consentito di rivolgere nuovamente l’attenzione richiesta per la montagna bellunese. Un unico rilievo hanno sollevato i commissari e cioè quello di sapere nel dettaglio come l’ente Provincia intende spendere quelle risorse. In passato la monetizzazione dell’idroelettrico è stata utilizzata per le case di riposo, i ristori post pandemia, la difesa del suolo e nel 2023 anche per il trasporto pubblico locale.Per il territorio Bellunese e comunque per il Veneto quella di oggi una giornata importante. – Intervistati GIANPAOLO BOTTACIN ASSESSORE AMBIENTE REGIONE VENETO (AL TELEFONO) (Servizio di Tiziana Bolognani)
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