17/01/2024 VENEZIA – La bocciatura del consiglio regionale non ferma il dibattito sul fine vita. Secondo l’associazione Luca Coscioni quello di Palazzo Ferro Fini è stato un voto politico che poco aveva a che fare con la proposta di legge. || Secondo l’Associazione Luca Coscioni, se con il suo voto contrario il Consiglio Regionale si è di fatto rifiutato di fornire tempi e modalità certe all’accesso al trattamento di fine vita garantito dalla Corte Costituzionale, allora dovrebbe essere la Giunta a stabilire con una delibera procedure e modalità che uniformino le risposte delle nove Ulss del Veneto.Il 30 Giugno la consigliera regionale Elena Ostanel aveva partecipato alla consegna delle oltre 9mila firme raccolte in Veneto, perché la Regione decidesse tempi di risposta certi ai pazienti affetti da patologie irreversibili che chiedono alle aziende sanitarie locali l’accesso al trattamento di fine vita.Che in diverse occasioni il dibattito in aula abbia virato verso concetti e argomentazioni che poco o niente avevano a che fare con l’oggetto del voto è opinione diffusa tra i promotori della proposta di legge.Spaccata in due la Lega, è finita con l’essere determinate l’astensione, che in aula vale come voto contrario, della consigliera PD Annamaria Bigon. L’avvocato mestrino Matteo D’Angelo dell’Associazione Luca Coscioni le ha scritto una lettera aperta dai toni durissimi. – Intervistati ELENA OSTANEL (IL VENETO CHE VOGLIAMO), MATTEO D’ANGELO (ASSOCIAZIONE LUCA COSCIONI) (Servizio di Filippo Fois)


videoid(7WLv7Sq4oc4)finevideoid-categoria(a3venezia)finecategoria