17/01/2024 TREVISO – Lavoro. Nel 2023 sono aumentati del 30% i controlli carabinieri della territoriale e del Nucleo ispettorato del lavoro di Treviso. Scoperti 70 lavoratori in nero.Contestate complessivamente ammende e sanzioni amministrative per oltre 2,2 milioni di euro || Sono 202 le aziende controllate lo scorso anno. 540 lavoratori identificati, 70 risultavano “in nero”. Un dato che balza agli occhi sopratutto in una provincia dove la piaga degli infortuni sul lavoro rimane al centro dell’attenzione. I militari hanno infatti intensificato i controlli del 30% rispetto al 2022, sopratutto nei settori dell’edilizia e dell’agricoltura. Oltre 300 le inadempienze in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro e 65 i provvedimenti di sospensione delle attività. Complessivamente sono state elevate tra ammende e sanzioni amministrative oltre 2,2 milioni di euro. In questo inizio di 2024, i carabinieri della territoriale e del Nucleo ispettorato del lavoro hanno effettuato nuovi controlli. 16 le aziende controllate, 7 sono state sospese, 5 i lavoratori in nero. Dati che sembrano confermare il trend dello scorso anno. In un cantiere di Casale Sul Sile, sospese le attività di due imprese edili intente a svolgere lavorazioni in quota, la prima per non aver predisposto un parapetto per prevenire le cadute verso il vuoto e la seconda per non aver redatto il Piano Operativo di Sicurezza. Analogo provvedimento è stato adottato in altro cantiere edile nel Comune di Vedelago, dove i lavoratori stavano operando sul tetto senza sistemi di protezione . Anche in questo caso il titolare non aveva provveduto a redigere il piano operativo di sicurezza. Nel settore agricoltura: sospese due aziende in cui stavano operando dei lavoratori intenti nella potatura e rilegatura delle viti. In un caso, durante un controllo effettuato a Ponte di Piave, è stata riscontrata la presenza di 3 lavoratori extracomunitari “in nero”, due dei quali irregolari sul territorio nazionale, mentre un’azienda a Motta di Livenza, è stata sospesa in quanto stava impiegando dei lavoratori senza il Documento di Valutazione de Rischi. Sempre per la mancata redazione di questo documento è stata sospesa l’attività di un centro massaggi gestito da cittadini cinesi e Montebelluna. Inf (Servizio di Daniela Sitzia)


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